Covid-19 - Come prevenirlo e difendersi

Cos'è il Covid-19?

Il Covid-19 è la malattia infettiva causata dal virus SARS-CoV-2 (Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus), virus che deve il suo nome alla somiglianza genetica con il SARS comparso nel ormai lontano 2002.
SARS-CoV e MERS-CoV possono infettare il tratto respiratorio inferiore e causare una grave sindrome respiratoria nell’uomo. Il nuovo Coronavirus che appartiene ai Betacoronavirus, secondo l'analisi del genoma può anche infettare le vie respiratorie inferiori e causare polmonite, ma in generale i sintomi sono più lievi di SARS e MERS.
Uno studio del 3 marzo, pubblicato su Oxford Academic supponenva ci siano due tipi di virus SARS-CoV-2: un tipo più aggressivo (isolato nelle prime fasi dell'epidemia a Wuhan, Cina, circa il 70% dei casi), e un tipo meno aggressivo (circa il 30% dei casi).
Il tasso di mortalità del Covid-19, stimato al 2% è circa dieci volte il tasso di mortalità dell'influenza stagionale (da <0,1% a 0,2% dei casi) e simile a quello della polmonite (circa 3% dei casi in Italia).
Il periodo di incubazione del virus è stato segnalato tra i 2 e 14 giorni, anche se non confermato del tutto, con una mediana di 5-6 giorni. Studi suggeriscono che il periodo di incubazione potrebbe estendersi a 22 giorni, anche se non ampiamente verificato.
Parlando invece del carico virale, Covid-19, sembra raggiungere il picco 5-6 giorni dopo l'inizio dei sintomi, ma anche le persone senza sintomi possono avere un carico virale significativo, il che suggerisce che il virus può essere diffuso da una persona asintomatica prima che questa persona diventi sintomatica.
Ridurre al minimo l'esposizione al virus per ridurre il carico virale è fondamentale, infatti sono state attuate misure che includono in primis l’isolamento delle persone malate; diminuire l’esposizione e il contatto in zone rosse-gialle; lavarsi le mani frequente per una durata di almeno 30 secondi; evitare di toccarsi spesso il viso soprattutto se si ha avuto a che fare con possibili “veicoli” virali.
La trasmissibilità sembrerebbe essenzialmente da droplets (esposizione diretta alle gocce prodotte con tosse e starnuti) e da contatto (contatto diretto o indiretto con oggetti contaminati da secrezioni respiratorie).
Per diagnosticare tale malattia, i laboratori possono utilizzare un tes, il pan-coronavirus per l'amplificazione, seguito dal sequenziamento di regioni non conservate, attraverso PCR Real time. Questo principalmente per individuare la caratterizzazione del virus e trovare la conferma del contagio.
L'importanza della necessità di confermare i risultati dei test ottenuti con i primer per pan-coronavirus è sottolineata dal fatto che quattro coronavirus umani (HcoV) sono endemici a livello globale.
Al momento non è disponibile una terapia univoca e ritenuta universalmente efficace per l'infezione da Covid-2019. Si sta cercando comunque di utilizzare farmaci risultati efficaci su MERS- COV (remdesivir) oppure la clorochina, farmaco con note attività antivirali, l'Avigan utilizzato al momento in Giappone o il farmaco per la cura dell'artrite Tocilizumab utilizzato al policlinico di Napoli. Uno dei primi passi e sicuramente cercare un vaccino con il sequenziamento del genoma anche se chi ha studiato e ha visto come avviene un trial clinico per un vaccino, saprà già che non e una cosa che si trova in pochi mesi.

La prevenzione

Ci tengo a sottolineare che vari studi dimostrano come una dieta povera a livello nutrizionale e carenze vitaminice e nutritive sono strettamente legate ad un aumento esponenziale di rischio di infezioni. Inoltre, la mancanza di un buon sonno è un'altro fattore rilevante da tenere in considerazione.
Eppure, quando si tratta di prevenzione, dalle infezioni alle malattie, non si pensa all’integrazione ma al momento giusto le pubblicità di aziende farmaceutiche si sprecano, pronte a proporre il loro “l’elisir di salvezza”.
Tralasciando il proseguo nell'esporre a livello scientifico gli effetti, lo sviluppo, la diffusione ed il contagio del Coronavirus a livello globale, passiamo a trattare quella che è la prevenzione e riduzione delle possibilità di contagio del Covid-19, come di qualsiasi altra malattia infettiva tramite semplici abitudini, oltre ad un potenziamento della funzione immunitaria grazie ad una serie di sostanze nutritive sostenute da basi scientifiche.

Dieta sana e nutriente

Mangiare 5 porzioni di frutta o verdura al giorno nelle calorie di mantenimento, 6-10g di Omega3 e almeno 1g/kg di Proteine ​​per peso corporeo.

Controllo dell'infiammazione

L'infiammazione è un fattore di rischio in numerose malattie compresa l'influenza, quindi cerca di consumare una dieta che limiti l'infiammazione.
Proteine ​​- In generale, preferire fonti di proteine magre ​​come tagli a basso contenuto di grassi, pesce di tutti i tipi e proteine ​​del siero di latte. La maggior parte degli alimenti ricchi di proteine ​​ha un impatto minimo sull'infiammazione, ad eccezione dei tagli più grassi di carne rossa o di carni lavorate come hamburger, pancetta e salsicce.
Carboidrati - Consumare principalmente fonti non troppo raffinate come riso, pasta integrale, avena. Mangiare un sacco di verdure è vivamente consigliato come evitare cibi molto lavorati come patatine fritte, bibite dolci e pane raffinato.
Grassi - La maggior parte dell'assunzione di grassi tenderà a incidere sul consumo degli altri alimenti che, se attentamente selezionati come sopra, dovrebbe significare che gli unici grassi da includere sono alimenti ricchi di grassi benefici come gli Omega3 presenti nelle sardine, sgombri e altri pesci grassi.
In alternativa, se quelli non sono di tuo gradimento, puoi integrare la tua dieta con olio di pesce con un comodo integratore ricco di EPA/DHA di alta qualità.

Evitare il fumo

Il fumo aumenta in modo massiccio l'incidenza e la gravità delle infezioni respiratorie con studi che dimostrano ben 14 volte più probabilità di morire o di avere malattie grave rispetto ai non fumatori.

Ridurre al minimo l'esposizione ai contagi

Soggetti sani dovrebbero evitare di andare a meno di 1 metro da quelli che appaiono sani ma potrebbero essere asintomatici e altamente contagiosi. Le goccioline respiratorie sono un meccanismo di trasmissione chiave ma allo stesso modo qualsiasi contatto fisico.

Idratazione

Cerca di bere circa 3 litri di acqua al giorno.

Sonno

Se possibile, dormire almeno 8 ore a notte. Evitare fonti di luce blu ed il telefono nell'ora prima di coricarsi. 
Se si hanno difficoltà, provare un integratore a supportato come il Knock Out, il No Stress, o esplorare la nostra gamma completa di integratori per il sonno può essere un'ottima soluzione.

Stress

La meditazione, bere camomilla, guardare TV, o evitare brutte notizie può aiutare il relax ed alleviare lo stress. Fai quello che devi fare per aiutarti a rilassarti soprattutto nelle ore serali. Gli stessi integratori progettati per dormire nella maggior parte dei casi possono essere riproposti per il supporto dello stress, prodotti come l' Ashwagandha, il 5-HTP, il Phenibut, il Bacopa Monnieri,e molti dei Nootropi possono avere anche questa funzione.

Igiene personale

Cerca di lavarti le mani per 30 secondi con acqua calda e sapone. Lavati le mani ogni ora o meno. Dopo aver lavato le mani, consigliamo di asciugare le mani con carta usa e getta.

Disinfettare le superfici

Uno studio condotto a Singapore su pazienti con infezione da Coronavirus ha scoperto che le superfici pulite regolarmente con un disinfettante antimicrobico, hanno reso gli ambienti liberi dal Coronavirus nonostante ospitassero pazienti infetti.
Un'altra stanza contenente un paziente è stata esaminata prima della pulizia. In questa situazione il virus aveva contaminato 13 siti, inclusi i ventilatori di uscita dell'aria, il water, il lavandino e le maniglie delle porte.
La lezione è di pulire regolarmente le superfici, inclusi telefoni, maniglie delle porte, computer portatili, scrivanie, porte del frigorifero - TUTTO ciò che tocchi deve essere pulito regolarmente.
La buona notizia di questo studio è che, nonostante le superfici siano contaminate, il virus non era presente nell'aria. Quei test erano negativi nonostante la diffusa contaminazione altrove. 
Evitare di toccarsi gli occhi, il naso e la bocca, grattarsi la testa se è necessario, toccare la fronte, ma non toccare mai un'area con le dita fungendo da punto di ingresso del patogeno. 
Se puoi usa piedi, gomiti o spalle per aprire le porte.

Attività fisica

Fare attività fisica 3-4 volte a settimana. Per coloro che si stanno allenando pesantemente consigliamo vivamente di integrare con quegli integratori che si dimostrano efficaci per proteggere dalle infiammazioni e dall'ossidazione.
Rimanere in forma è indispensabile per più fattori. Un organismo è più forte se l'utente ha una minore percentuale di grasso. Ad alti livelli, esponenzialmente man mano che questa percentuale cresce verso l'obesità, può potare a diverse e note patologie debilitanti e pericolose indebolendo il sistema immunitario. Quest'ultimo, come noto, viene notevolmente migliorato naturalmente proprio con l'attività fisica.

Integrazione a supporto dell'immunità e salute

C'è un'enorme quantità di ricerche sui diversi integratori che ne dimostrano l'utilità nel proteggere da infezioni, supportare la funzione immunitaria e persino mostrare proprietà antimicrobiche.

Multivitaminici e Multiminerali
Immancabili ed utilissimi, gli stack multingrediente ad alto dosaggio di vitamine, minerali e micronutrienti.
Ormai difficili da reperire in quantità utili negli alimenti, sempre più lavorati ed industrializzati, spesso sono presenti in alimenti non sempre di così scontata presenza sulle tavole dei nostri pasti quotidiani. Molti, utilissimi, non fanno neppure parte di alimenti intesi come tali, e questo li rende praticamente impossibili da ottenere con la semplice alimentazione. Non per ultimo il fatto che gli RDA per come li conosciamo sono piuttosto vetusti, riportando come dosaggi di riferimento quantitativi utili solo alla sopravvivenza per l'utente di mezza età, sedentario.
I benefici ottenibili da un utilizzo terapeutico a dosaggio superiore, in particolar modo per soggetti sportivi particolarmente attivi, è piuttosto noto e ben documentato dalla ricerca scientifica moderna. A nostro parere dei must che non dovrebbero mancare nelle dispense degli atleti come di tutte le altre tipologie di utenti.

Berberina
La Berberina è un ingrediente naturale che ha dimostrato attività antinfluenzale, nonché un'azione antinfiammatoria e antimicrobica contro virus, funghi e batteri. I ricercatori hanno affermato che "la Berberina ha fortemente soppresso la replicazione virale" e ne ha alleviato i sintomi, tra cui l'infiammazione polmonare, un sintomo comune delle infezioni respiratorie.
Uno studio separato sugli effetti della Berberina sulle infezioni virali ha concluso che "I derivati della Berberina inibiscono vari ceppi di influenza"  e presentano effetti antivirali sia in vitro che in vivo con la capacità di inibire l'infezione da virus nell'influenza e migliorare i cambiamenti patogeni reprimendo rilascio di sostanza infiammatoria.

Vitamina C
La Vitamina C è senza dubbio l'integratore che viene in mente al grande pubblico se gli viene chiesto un nutriente che potrebbe aiutare l'immunità e la salute. La Vitamina C svolge un ruolo chiave nella produzione di cellule immunitarie e viene spesso utilizzata in ambienti ospedalieri per aiutare e sostenere l'immunità dei pazienti, incluso l'uso in Cina tra i pazienti con Coronavirus.
Una meta-analisi di 29 studi ha dimostrato che l'uso di oltre 200mg al giorno di vitamina C nella prevenzione e nel trattamento del raffreddore comune ha ridotto l'incidenza di coloro che si ammalano ed i tempi di recupero. Nelle situazioni in cui i partecipanti allo studio sono stati esposti a stress fisico estremo (alti livelli di esercizio), la Vitamina C ha dimezzato il rischio di sviluppare raffreddore. In altre parole, per coloro che si impegnano in allenamenti regolari e intensivi, la Vitamina C è un integratore particolarmente appropriato poiché non solo riduce la durata del raffreddore ma aiuta anche a ridurre le probabilità di contrarlo.
Inoltre, uno studio separato ha rilevato che la Vitamina C è stata in grado di migliorare l'azione delle cellule immunitarie e ridurre l'infiammazione polmonare causata dai virus dell'influenza, nonché di ridurre la durata e la gravità del raffreddore comune.

Vitamina D
Notoriamente carente nei paesi con climi temperati o freddi, uno studio del 2011 sul British Journal of Nutrition ha rilevato un'associazione lineare tra il quantitativo della Vitamina D e le infezioni stagionali affermando che "la prevalenza delle infezioni respiratorie ha avuto un forte andamento stagionale nella direzione opposta al modello di concentrazioni di Vitamina D”
Una meta-analisi per il British Medical Journal, pubblicata nel 2017, ha esaminato 25 studi di qualità che hanno coinvolto studi in doppio cieco controllati con placebo con la vitamina D e ha concluso che la sua integrazione ha ridotto il rischio di infezione acuta del tratto respiratorio tra tutti i partecipanti ”.
Ciò conferma il ruolo della Vitamina D tra gli integratori più apprezzati a sostegno della salute e benessere.
Hai paura di assumere troppa Vitamina D?
Esaminando i risultati più da vicino, si scopre che le dosi in che venivano somministrate ai partecipanti erano almeno di 30.000 UI, questa dose superava le normali dosi giornaliere o settimanali di Vitamina D, dato che le linee guida generali per l'integrazione di Vitamina D sono comprese tra 1.000 e 4.000 UI al giorno.

Zinco
Lo Zinco è un minerale essenziale ampiamente noto essere carente nella maggior parte delle popolazioni, negli atleti in particolare.
Dato il ruolo dello Zinco anche nella produzione di Testosterone, con carenze legate a livelli più bassi di quest'ultimo, molti atleti assumono integratori di ZMA che ne favorirebbero la naturale produzione ed il recupero dei livelli nei range sani, livelli che migliorano anch'essi il sistema immunitario e la difese dell'organismo verso gli agenti esterni.
Consigliamo vivamente il suo supporto oltre che come Testobooster anche per una migliore qualità del sonno e recupero.
Gli studi dimostrano che lo Zinco è importante per la funzione immunitaria e la limitazione dell'infiammazione con carenze associate all'aumento della produzione di citochine pro-infiammatorie. Da notare che l'elevata percentuale di decessi nei giovani e adulti durante la pandemia di influenza spagnola nel 1918 è stata attribuita alle citochine infiammatorie.
Un ultimo studio sullo Zinco ha esaminato in modo specifico come la sua carenza contribuisse ad un aumentato rischio di infezione da influenza, mentre quelli che assumevano Zinco avevano un rischio significativamente più basso di contrarre la polmonite che richiedeva antibiotici.

Vitamina E
Mentre ci sono ricerche che indicano potenziali benefici dell'integrazione di Vitamina E nel ridurre il rischio di contrarre il cancro ed il morbo di Parkinson, abbiamo analizzato studi sui suoi effetti sulla funzione immunitaria.
Una recensione del 2018 ha esaminato 14 studi sull'uomo e ha affermato che "molti studi hanno dimostrato che gli effetti immunostimolatori della Vitamina E conferiscono una migliore resistenza alle infezioni. Gli effetti dell'integrazione con Vitamina E in particolare per quanto riguarda le infezioni respiratorie causate dal virus dell'influenza, dimostrano che la  contribuisce a migliorare la clearance virale dell'influenza difendendo dall'infezione influenzale.
Infine, studi sull'uomo hanno mostrato una minore incidenza di polmonite tra i fumatori, una minore incidenza di infezioni respiratorie e una riduzione degli episodi di raffreddore comune.

Probiotici
I probiotici rimangono una categoria confusa a causa dei molteplici ceppi di diversi ingredienti e della varianza delle dosi. Tuttavia, gli studi dimostrano che i probiotici hanno superato un placebo nel ridurre l'incidenza delle infezioni del tratto respiratorio, hanno migliorato il tasso di sopravvivenza nei topi infettati con due forme di influenza particolarmente virulente ed ha significativamente ridotto l'incidenza di infezione delle vie respiratorie superiori e sintomi simil-influenzali.
Di particolare nota, ci sono prove a sostegno della capacità degli integratori probiotici di ridurre l'incidenza delle infezioni del tratto respiratorio negli atleti allenati associandone il loro utilizzo.

Antiossidanti
Uno studio ha dimostrato un'azione anti-influenzale nei polli infetti dal ceppo H1N1 e i risultati hanno rivelato che singola dose-dipendente, il consumo di antiossidanti era effettivamente associato a una forte attività anti-influenzale.
Uno studio diverso ha riportato potrebbero essere utili in caso di infezione da influenza e raffreddore. Gli autori hanno concluso che mentre l'attività antivirale delle catechine era stata dimostrata e studi epidemiologici hanno suggerito che il consumo regolare di antiossidanti riduce i tassi di infezione da influenza e i sintomi del raffreddore.
In questa fase non sappiamo solo che il consumo antiossidanti può aiutare a inibire la replicazione virale.

Conclusioni

Naturalmente, non vi è alcuna garanzia che qualsiasi azione intrapresa da un individuo possa impedire che si ammali o contragga qualsiasi virus, ma facendo attenzione ad avere abitudini comportamentali rigorose ed integrando con prodotti e nutrienti accuratamente selezionati sulla base di prove scientifiche, possiamo di certo assicurarci di fare tutto il possibile per ottimizzare il nostro benessere, potenziare il sistema immunitario ed abbassare al massimo il rischio di contagio.