Ecdysteroidi - Beta Ecdysterone e Turkesterone

Ecdysteroidi

Vista in questo momento la grande richiesta per quel che riguarda sia a livello integrativo che informativo sugli ecdysteroidi, abbiamo prontamente redatto un articolo di approfondimento su questi composti che stanno appassionando ed esplodendo in tutto il mondo: il Beta Ecdysterone ed il Turkesterone. Molecole diventate il nuovo must nell'industria degli integratori dedicati ai fini sportivi.
Gli integratori di Beta Ecdysterone e Turkesterone crescono di popolarità soprattutto nella comunità sportiva grazie alla loro capacità di apportare numerosi benefici, aumentando la massa muscolare e migliorando le prestazioni atletiche ma senza effetti collaterali.
Diversi studi hanno dimostrato che questi estratti naturali, principalmente da piante ed insetti, hanno effetti anabolici a causa della struttura simile all'ormone maschile Testosterone. Ma vediamoli nello specifico.

Che cos'è il Beta Ecdysterone?

Il Beta Ecdysterone è un tipo di ecdysteroide, ormone naturale presente in alcune piante ed insetti.
In effetti, il nome "Ecdysterone" è un termine composto da "ecdy", derivante da ecdysis, processo di muta degli insetti prima di aumentare la loro crescita, e "steroidi" a causa della struttura di base del chetosteroide poliidrossilato a quattro anelli di carbonio.
A livello molecolare, gli ecdysteriodi sono sintetizzati dal colesterolo una volta metabolizzato dal fegato dal citocromo P450s c. Quindi si ritiene che gli ecdyisterodi svolgano un ruolo essenziale nella morfogenesi, quel processo necessario per lo sviluppo dei tessuti.
Pochi lo sanno ma gli esseri umani hanno anche dei recettori per gli ecdysteroidi e, quando attivati, promuovono vari benefici per la salute tra cui la crescita muscolare. Molti integratori di Beta Ecdysterone sono commercializzati con diversi nomi nonostante sia esattamente la medesima molecola o lo stesso ormone ecdysteroide. Quindi se si cerca un integratore di Beta Ecdysterone, oltre al discorso qualità e titolazione, i nomi comuni con cui lo si può trovare sono:

• 20-idrossi-ecdisterone
• 20-idrossiecdysone
• 20-idrossi-beta-ecdisterone
• Beta-ecdysone
• Beta-Ecdisterone
• Idrossiecdisterone

Proprio per i suoi effetti, gli scienziati hanno iniziato a ricercare nel dettaglio che cos’erano gli ecdysteroidi per capire come questi ormoni vegetali abbiano tali capacità anaboliche, senza però influenzare in modo significativo l'attività ormonale nell'organismo umano.
Altri esempi di ecdysteroidi includono Ecdysone, Beta Ecdysterone, Turkesterone e 2-Deoxyecdysone.
Da questa ricerca è stato scoperto che l'Ecdysterone ed il Turkesterone non si legano agli androgeni o al recettore degli estrogeni-alfa, ma al recettore degli estrogeni-beta (ERβ), attivazione che induce all'ipertrofia muscolare o in parole povere, all’aumento della massa muscolare magra.
Anche se c’è ancora tanta confusione sul ruolo degli estrogeni nello sport, si pensa che l'attivazione di un recettore correlato agli estrogeni non sia sempre utile in relazione al bodybuilding, affermazione non vera ma che tratteremo in un articolo a parte.
In verità l’ERβ svolge un ruolo vitale nella crescita del muscolo scheletrico e nella crescita muscolare (1).
Inoltre, l'Ecdysterone ha anche dimostrato accelerare la sintesi proteica muscolare stimolando la via di segnalazione PI3K / Akt, via molto importante per il muscolo scheletrico (2).

Beta Ecdysterone vs Turkesterone

Oltre al Beta Ecdysterone, negli ultimi tempi si parla molto del Turkesterone, ma c’è ancora molta confusione in merito a questa molecola. Il Turkesterone è un ecdysteroide che tuttavia funziona in un modo leggermente diverso dagli altri ecdysteroidi, dimostrando di avere una capacità anabolica più marcata dei suo derivati.
È molto comune per certe aziende d’integratori vendere qualsiasi ecdysterone come Turkesterone, tuttavia questa è una falsa affermazione perché anche se queste molecole possono sembrare simili, il Turkesterone è unico sia per la sua origine che per i suoi effetti. Il vero Turkesterone proviene esclusivamente dalla specie vegetale Ajuga Turkestanica coltivata in Uzbekistan, che viene poi coltivata e lavorata sotto la supervisione delle istituzioni governative dell'Uzbekistan.
Altri ecysteroidi non sono così ben studiati e sembrano essere meno anabolizzanti, facilmente coltivati in tutto il mondo, rendendoli così più economici del Turkesterone puro.
Il principale vantaggio degli integratori di Turkesterone di qualità e titolati possibilmente almeno al 10%, è che per quanto efficaci, sono molto più sicuri degli steroidi anabolizzanti poiché sebbene si comportino in modo simile, non si legano ai recettori degli androgeni.
La ricerca ha dimostrato che il Turkesterone migliora la riparazione e la crescita muscolare aumentando la sintesi proteica muscolare (4). È in grado di farlo ottimizzando il processo di traduzione dell'mRNA (5) e promuovendo l'assorbimento della leucina nelle cellule muscolari (6). A causa di questo effetto sulla sintesi proteica, si ottiene un bilancio azotato positivo, che previene anche dal danneggiamento muscolare (7).
Ci sono poi prove che suggeriscono come il Turkesterone sia in grado di aumentare il contenuto di ATP muscolare (7), che si tradurrebbe in un aumento dell'energia muscolare e della resistenza durante l'esercizio.
Inoltre, il Turkesterone ha anche proprietà immunomodulanti, neuroprotettive e adattogene, con ottimi effetti benefici sulla salute cerebrale, alleviando l'ansia e il burnout mentale.
Un altro vantaggio dell'utilizzo di Turkesterone è che amplifica i livelli di Testosterone, non dando alcuna soppressione dopo l'uso. Accanto agli effetti di costruzione muscolare, il Turkesterone induce anche molteplici effetti benefici sull’organismo. Come accennato può aiutare nell’ottimizzare ilivelli ormonali e rafforzare il sistema immunitario, essenziale per qualsiasi atleta o individuo attivo.
Gli ecysteriodi sono anche promossi come agenti di supporto per fegato ed intestino, oltre ad essere in grado di abbassare il colesterolo e regolare la glicemia.
C'è anche una ricerca che suggerisce che il Turkesterone ha effetti protettivi sulla salute del cervello, attraverso il miglioramento dell'attività dei neurotrasmettitori.
E' importante evitare di prendere Turkesterone a stomaco vuoto in quanto può causare nausea e, in soggetti predisposti, bruciore.

Funzionano?

Ricercatori tedeschi hanno condotto uno studio che mirava a valutare gli effetti della supplementazione di ecdysteroidi sulle prestazioni nell'esercizio umano. Questo studio in doppio cieco di 10 settimane ha dimostrato che gli ecdysteroidi possono aumentare significativamente la massa muscolare e persino aumentare i punteggi di una ripetizione max rispetto ai partecipanti che non hanno integrato queste molecole. Inoltre non vi è stato alcun aumento della tossicità epatica e renale (4).
I dati di questo studio indicano l'efficacia di questo integratore per quanto riguarda l'accelerazione della crescita muscolare e le prestazioni atletiche. Le prove scientifiche hanno anche dimostrato che il Beta Ecdysterone induce l'ipertrofia del muscolo scheletrico in misura simile a quella degli steroidi androgeni anabolizzanti, SARMS e IGF-1 (8). Lo studio delineato sopra da Parr MK et al. nel 2015 mostra che gli ecdysteroidi aumentano la forza e la massa muscolare durante l'allenamento, simile ad altri steroidi anabolizzanti e che tra tutti, il Turkesterone presenta potenzialità maggiori.
Pochi lo sanno ma ci sono alcuni alimenti come spinaci, quinoa e asparagi che contengono ecdysteroidi e fitoecdysteroidi naturali. Va sottolineato che la loro quantità è molto bassa, niente a che fare con i vantaggi di prendere la molecola pura sotto forma di integratore di qualità.
Il loro dosaggio medio riportato è tra i 500 e 1000mg al giorno, sia per il Turkesterone, che per il Beta Ecdysterone. Ideale la loro titolazione almeno del 10%. Non essendoci sides riportati ed essendo ben tollerato, l'utilizzo può essere protratto anche oltre i 2/3 mesi minimi consigliati per beneficiare dei loro effetti.

Hanno effetti collaterali?

Di solito gli integratori che accelerano la crescita muscolare in un breve lasso di tempo hanno una serie di effetti collaterali negativi andando ad alterare quella che è l'omeostasi naturale del proprio corpo. Tuttavia, a differenza degli steroidi anabolizzanti, gli ecdysteroidi non hanno dimostrato in acuto effetti androgeni o estrogenici e quindi non causano soppressione o disarmonia ormonale. Infatti, la ricerca ha appurato che gli ecdysteroidi, a dosaggi normali sono un efficace booster per la salute a tutto tondo (9), con effetti positivi sui livelli di colesterolo, che sul tessuto cerebrale, sulla regolazione della glicemia, sulla funzione epatica, renale, polmonare e immunitaria.
Tra tutti è proprio il Turkesterone, che non per niente ha guadagnato molta attenzione nella comunità sportiva, soprattutto nel mondo del bodybuilding, sebra essere il più proficuo integratore naturale ora sul mercato sportivo, dove la maggior parte degli utenti hanno segnalano una crescita muscolare senza appunto effetti collaterali.

Conclusioni

Per concludere, le prove sull’utilizzo di ecdysteroidi, soprattutto di Turkesterone, sono piuttosto promettenti e convincenti, non per nulla la WADA sta iniziando a considerare di inserire tale tipologia di prodotti nella sua lista, visti gli effetti positivi che la ricerca sta dimostrando sull'uso di tali prodotti ed il loro miglioramento delle prestazioni atletiche.
Con occhio critico c’è solo bisogno ancora di un po’ di tempo e di qualche studio più lungo per comprendere al meglio come funzionano gli ecdysteroidi e quale dose sia più ottimale sul lungo periodo.
Qualsiasi piano che si rispetti, necessita di allenamenti mirati e su misura, alimentazione corretta ed integrazione utile. Queste rimangono le buone fondamenta per la costruzione dei propri progressi e raggiungimento dei proprio obiettivi. Pillole magiche che fanno tutto sole, in qualsiasi categoria e contesto, non esistono.

Dott. Matteo Massimo Primo.

Bibbliografia:
1. https://faseb.onlinelibrary.wiley.com/doi/pdfdirect/10.1096/fj.11-194779
2. https://link.springer.com/article/10.1007/BF02524596
3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24974955
4. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31123801/
5. https://joe.bioscientifica.com/view/journals/joe/191/1/1910001.xml
6. https://europepmc.org/article/med/685188
7. https://agris.fao.org/agris-search/search.do?recordID=CZ1997001265
8. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4447764/
9. https://academic.oup.com/jinsectscience/article/3/1/7/841235
10. https://academic.oup.com/jinsectscience/article/3/1/7/841235